Mai visto luci si effimere e belle
mai visto tanta caduta di stelle!
Mani e braccia protese in tutto il cielo
subito cancellate, estinte, morte:
tutto chiude la notte con il suo velo.
Con grandi scoppi si innalzano scie
di luccicanti colori di fiamma;
alte, altissime vanno a costruire
trame, arabeschi che corrono liquidi
subito sfilacciati, presto spenti,
come acqua nella sabbia già scomparsi.
Restano nubi di fumaglia bianca,
nella memoria diademi di perle
e ora a scriver la mano meno stanca!
Arcidio Baldani – Opera Tredicesima: Poesie- I Fuochi d’ Artificio
Giorno: 21 luglio 2015
Anna 19 luglio 2012
Triste giorno, anzi tristi giorni in questi 3 anni, ma c’è Tagore tra mio Babbo e mia Mamma.
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La tetra notte del Dolore
E’ venuta e tornata alla mia porta.
La sola sua arma era —
Il travagliato aspetto del tormento,
l’atterrito gesto della paura,
Il buio travestimento dell’inganno!
Ogni volta credetti nella sua maschera di terrore,
Ogni volta soffersi insensata sconfitta!
Questo gioco di perdere e vincere,
Questa falsa magia di vita,
Questo terrore a ogni passo —
Allacciato alla vita sin dalla prima età —
E’ colmo d’insulti del dolore.
Le capaci mani della Morte estendono nel buio,
Questo convulso ritratto del terrore versicolare.
Rabindranath Tagore
ultime liriche da “Le ali della morte”
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Anna mia Mamma