A mia mamma e a mio padre
-Sfulingo (N.17) di Rabindranath Tagore-
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In cielo due stelle
camminano unite
per illuminare
il tempio dell’universo.
Il nuovo anno arriva
fra tenebre dense di cattivo augurio:
non porta messaggi di speranza,
non porta teneri affetti.
Il destino appare cieco
in nere forme di terrore:
quando avremo paura
diventerà sfotuna.
Fissiamo il giusto valore
della vita,
e nei giorni avversi
paghiamo con indomabile coraggio
il giusto prezzo.
In un periodo di cambiamenti
non è la specie più intelligente
o più forte
a sopravvivere
ma quella che più si adatta al cambiamento.
Charles Robert Darwin
“Uno, non toccare le lancette. Due, domina la rabbia. Tre, non innamorarti, mai e poi mai. Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi.”
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. L’amore, innanzitutto. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L’impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell’incantevole creatura, in compagnia dell’estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. ………………….
“Il cuore anela di unirsi al tuo canto,ma invano cerco una voce.
Vorrei parlare, ma le mie parole
non si fondono in canti
e impotente grido.
Hai fatto prigioniero il mio cuore
nelle infinite reti
della tua musica.”
Taken from “Valtari mystery film experiment”
Dove sono finiti tutti i fiori?
[Testo di Giorgia]
Che strana
La gente
Che mentre si odia non si pente
Niente è importante
Più del potere in questa civiltà
Dove ognuno traccia il suo destino
Forte come un’eco (eco)
Sbatte contro un altro muro
Vanità
L’illusione
Docile si arrende al dio migliore
Vanità
Lei non sa
Che è solo un altro imbroglio e tu lo chiami amore
E mi spacca il cuore
Che matta
La gente (che matta la gente)
Che si ama eppure non si sente (non si sente)
Si vince
E si perde (si vince e si perde)
Il privilegio di essere vivente
Perché ognuno traccia il suo destino
Forte come un’eco (eco)
cerca l’immortalità
Vanità
L’illusione
Docile si arrende al dio migliore
Vanità
Lei non sa
Che è solo un altro imbroglio e tu lo chiami amore
E mi spacca il cuore
Atomi unici, nudi, diversi e vibranti
Siamo distanti io e te
Come migranti nascosti nell’evoluzione
Siamo distanti io e te
Io e te
Vanità
Illusione
Docile si arrende al dio migliore
Vanità
Lei non sa
Che è solo un altro imbroglio e tu lo chiami amore
E mi spacca il cuore
Mi spacca il cuore
Docile si arrende al dio migliore
Vanità
Lei non sa
Che è solo un altro imbroglio e tu lo chiami amore
Mi spacca il cuore
Mi spacca il cuore