“Guardandoti negli occhi
ricordo soltanto di aver visto
il tuo volto in sogno.”
Rabindranath Tagore da Sfulingo
“Guardandoti negli occhi
ricordo soltanto di aver visto
il tuo volto in sogno.”
Rabindranath Tagore da Sfulingo
Hai scritto tutte le parole
con una sesibilita’ inusuale
ed adesso quasi non scrivi
e non parli piu’
la notte e scesa su di noi
la notte che segue i nostri passi dall’inizio
fino a sparire nell’aria
provo a capire come le nostre vite
ci hanno condotti a questo punto
con i tuoi occhi che mi guardano in modo strano
Mi ha fatto male guardare i tuoi occhi
e vedere con sorpresa una persona così sola
anche con me vicino.
Ora per me alcune parole vengono facilmente
ma so che non significano molto
paragonate alle cose che ci siamo detti
con il tocco degli amanti
non hai mai conosciuto
che cosa io amavo in te
non conosco che che cosa amavi in me
forse l’immagine di qualcuno
che sognavi da bambina
sperando che potessi essere io
non puoi fingere ancora
Quanto tempo abbiamo dormito
e perso tempo
quanto tempo alla deriva da solo nella notte
quanto tempo sognando a occhi aperti
ma tu sempre chiusa in te stessa
ho provato con tutta la mia forza
ad essere quello di cui avevi bisogno
a svegliarmi dal grande sonno
so che sono solo e vicino alla fine
Quanto tempo buttato via
quanto tempo alla deriva
da solo con rabbia
in un letto
e tu li vicino indifferente
un sogno che funzionava
per un attimo di mattina
con le promesse bisbigliate
con la la luce sbagliata
in cui entrambi ci troviamo
in ritardo per il cielo
Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.
Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.
Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c’è spazio da riempire.