In un anno maledetto, un 25 dicembre, moriva mio padre colpito da un ictus sulla soglia di casa, (colpa di un controllore d’autobus che il giorno prima gli aveva fatto una multa per avere dimenticato l’abbonamento, il 25 dimenticò di nuovo l’abbonamento allora scese e si mise a correre per due fermate per riuscire a prendere l’autobus successivo) C’ero solo io sull’ambulanza, con gli infermieri che mi dicevano di urlare di parlargli ma io non riuscivo a dire una parola.
Non me lo sono mai perdonato.
Un Natale passato in ospedale un agonia di 15 ore, un cuore che non si voleva arrendere.
Mio padre, non lo vedevo da 4 mesi,ero a Berlino a fare il cretino sopra un muro che stava per cadere. Tornato a Bologna il giorno 24/12 non avrei mai immaginato di rivederlo nella camera mortuaria dell’ospedale, nudo su un carrello coperto da un lenzuolo bianco.
Ora, anche dopo tanti anni, un “Buon Natale” è ancora una pugnalata al cuore.
È una cretinata che il tempo guarisce ogni cosa, per me è come se fosse successo ieri.
È difficile da capire ma il tempo non esiste, lo affermava anche Einstein e i fisici quantistici di oggi lo hanno confermato: a livello quantico, in tutte le formule fisiche il tempo non appare mai.
Marea Pericolosa – The Rip Tide – Beirut
E questa è la casa in cui
Mi sento solo
Mi sento solo adesso
E questa è la casa in cui
Potrei essere uno sconosciuto
Sono solo adesso
Presto le onde ed io
Troveremo la marea vorticosa
Presto le onde ed io
Troveremo l’alta marea
Questa è la casa in cui
Mi sento solo
Mi sento solo adesso
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Questa è come la musica che segue i funerali negli Stati Uniti del Sud (Missisipi, Kentucky,Carolina del Nord,Alabama ecc…)