“Se sono ciò che ho e perdo ciò che ho, poi chi sono? – Erich Fromm
Jodorowsky (La montagna sacra) intervistato da Franco Battiato
I consigli di Jodorowsky:
• Aiutate gli altri ad aiutare se stessi.
• Vinci le tue antipatie e vai incontro a chi ti respinge.
• Non agire in reazione a ciò che dicono bene o male di te.
• Trasforma il tuo orgoglio in dignità.
• Trasforma la tua rabbia in creatività.
• Trasforma la tua avarizia nel rispetto per la bellezza.
• Trasforma la tua invidia in ammirazione per i valori degli altri.
• Trasforma il tuo odio. in carità
• Non lodarti ne insultarti..
• Tratta ciò che non è tuo, come tratti ciò che è tuo.
• Non lamentarti,ma sviluppa la tua immaginazione.
• Non dare ordini solo per il piacere di essere obbeditio.
• Paga sempre per i servizi che ricevi..
• Non fare propaganda del tuo lavoro o delle tue idee.
• Non tentare di suscitare per te emozioni come la pietà, ammirazione, simpatia e complicità.
• Non tentare di distinguerti solo per la tua apparenza.
• Non contraddirti mai, resta in silenzio.
• Nessun debito, acquista e paga subito.
• Se offendi qualcuno, chiedi perdono. Se hai offeso pubblicamente scusati in pubblico.
• Se si accorge di aver detto qualcosa di sbagliato, non insistere per orgoglio nel tuo errore, ma desisti immediatamente dal tuo obiettivo.
• Non difendere le tue vecchie idee per il semplice fatto che le hai pensate tu.
• Non conservare oggetti inutili.
• Non vantarti con le idee degli altri.
• Non farti foto con persone famose o celebrità.
• Non rendere conto a nessuno, devi essere tu il tuo giudice.
• Non definire te stesso per ciò che possiedi.
• Non straparlare di te e concedeti la possibilità di cambiare.
• Accetta che niente è tuo.
• Quando ti chiedono il parere su qualcosa o qualcuno,parla solo delle loro qualità.
• Quando ti ammali, invece di odiare questo male , prendilo come insegnamento.
• Non guardare furtivamente, guarda apertamente.
• Non dimenticare i morti, ma dagli un ambiente limitato, per evitare che loro invadino la tua vita..
Dove vivi, dedica sempre uno spazio come luogo sacro.
• Quando esegui un lavoro, non evidenziare i tuoi sforzi.
• Se decidi di fare un lavoro per gli altri, fallo con piacere.
• In caso di dubbio tra fare o non fare, rischia e fallo.
• Non tentare di essere tutto per il tuo partner, ammetti che cerca in altri ciò che tu non può dargli..
• Quando uno ha il suo pubblico, non contraddirlo per rubargli l’ascolto.
• Vivi col denaro che ti sei guadagnato .
• Non vantarti delle avventure amorose.
• Non vantarti delle tue debolezze.
• Non visitare mai qualcuno solo per riempire il tuo tempo.
• Impara a trattare.
• Se stai meditando e arriva un diavolo,anche il diavolo si mette a meditare.
Alejandro Jodorowsky! uno dei più grandi artisti – registi – viventi. Un visionario, che ti spiazza, lasciandoti a bocca aperta.
Alejandro Jodorowsky da ” Tocopilla ” un piccolo paese del Cile all’età di dieci anni, si trasferisce con la famiglia nella capitale Santiago. Qui, anni dopo, inizierà studi universitari di filosofia e psicologia, abbandonandoli poi per seguire le sue naturali inclinazione che lo porteranno lontano dalle istituzioni accademiche ufficiali.
Psicomagia:
Esempi di atti psicomagici: una persona parlava a Jodorowsky dei propri problemi economici, dicendogli che non aveva mai un soldo in tasca. Jodorowsky gli chiese semplicemente di incollare alle proprie scarpe due monete, in maniera tale che camminando si potesse sentire il tintinnio delle monete sulla strada. A un ragazzo, orfano del padre, la cui figura, idealizzata e severa, continuava a inficiarne la vita, chiese di bruciare una foto del padre, gettando le ceneri in un bicchiere di vino, e quindi di berlo.
Il gesto psicomagico è finalizzato ad essere comunque costruttivo, e positivo. Il suo, è un tentativo di dare all’arte una dimensione di “guarigione”, non più meramente estetica né invece per fini politicizzati. La sua opera “i vangeli per guarire” è un ulteriore tentativo in tal senso.
Nel libro “La danza della realtà” Jodorowsky racconta di come si rivolse a lui e alla psicomagia per curarsi dalla depressione anche un grande attore italiano. Jodorowsky non dice mai il nome dell’attore, ma è facile vedere la figura di Vittorio Gassman nelle scarne descrizioni disponibili. Gassman si rifiutò di compiere il gesto psicomagico proposto da Jodorowsky (un complesso rituale in cui doveva sgozzare un gallo sulla tomba della madre), dicendogli “ma io non posso. Io sono Vittorio Gassman”. Per Jodorowsky quella fu la vera natura della depressione dell’attore, il dover “portare” un nome come un’etichetta. Come invertire la rotta delle nostre paure, sciogliere i nodi del malessere, sfondare i muri dell’incubo? Agendo, risponde Alejandrò Jodorowsky. Compiendo un atto paradossale che scuota l’immobilità patologica di cui siamo prigionieri. Un atto dettato dalla voce dell’inconscio e tradotto nella surreale poesia di una quotidianità trasgressiva e onirica.Jodorowsky ascolta, interroga, esplora il labirinto emotivo dei suoi interlocutori e pazienti. Senza interpretare. Senza forzare i significati. Come un regista abituato alle meraviglie e allo stupore del teatro, raccoglie dai gesti sospesi quello che può riavviare l’azione, riaccendere le luci della scena.
Prese le distanze dalla sicumera scientifica della psicanalisi, Jodorowsky propone il semplice abbandono all”‘atto psicomagico”, la confidenza tra la profondità dell’esperienza e la complice, quasi omeopatica, adesione alle forme del proprio male. Guarire è, in questa “terapia panica”, una parola stonata. Imparare a essere felici, no.
Oltre alla nuova prefazione, questa edizione presenta due nuovi capitoli: Lezioni per mutanti. Interviste con Javier Esteban e Corso accelerato di creatività.
Alejandro Jodorowsky nasce il 17 febbraio del 1929 nel nord del Cile, in un piccolo paese Tocopilla nella Regione di Antofagasta che al censimento del 2002 possedeva una popolazione di 23.986 abitanti. Regista,scrittore, drammaturgo, e sceneggiatore per cinema, teatro e fumetti è uno di quei geni difficile da comrendere. La notorietà di Jodorowsky è dovuta in larga parte ai film da lui diretti, sopratutto “La montagna sacra “film visionario in cui appare anche come interprete, caratterizzato da un provocatorio surrealismo grondante di orrori e magia.
Nel 1979 crea ” Tusk, “, uno strano lungometraggio girato in India che narra le disavventure di un simpatico elefante, simbologia del suo passato.In un episodio Jodorowsky bambino viene rimproverato duramente dalla nonna per aver fatto un elefantino di escrementi nasali dietro il suo lettino. Il produttore di Tusk fece bancarotta e Jodorowsky passò un periodo decisamente poco felice, arrivando a chiedere denaro per la lettura dei tarocchi. Del film restano alcuni nastri in lingua francese, ma non fu mai seriamente distribuito.Le ultime apparizioni risalgono al 2005 un lungometraggio dove interpreta Ludwig van Beethoven in Musikanten un film di Franco Battiato e successivamente nel 2007 sempre per Battiato torna a recitare in “Niente è come sembra”.
L’ha ribloggato su PSYCOLOGICO.
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Che bel post! 65Luna
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Eh sì!
Grazie dell’interessamento per qualche mio pensierino.
Qui nevica con un vento da Sud. Ora più debole.
Adoro la neve perchè porta un silenzio magico anche sulla città.
Buon fine settimana.
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Buon fine settimana anche a te
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