La serenità, la dolcezza ed il sorriso disarmante, nel raccontare un’esperienza difficile come quella di una profuga, senza odiare chi l’ha costretta ad abbandonare la sua casa. È il caso di Myriam, una bambina originaria di Qaraqoush, nel nord dell’Iraq, che ora vive in un campo profughi dopo che la sua terra è stata assalita e devastata dai jihadisti del Califfato.
“Sono molto triste perché ci hanno costretto a lasciare la nostra casa”
Perché non abbiamo nessun potere per intervenire nelle sorti del mondo? Perché dobbiamo sopportare inermi questo sfacelo? Giusy
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E’ triste osservare le persone che sono costrette a lasciare quel poco che hanno sotto l’infuriare di una guerra sempre più crudele.
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